Sabato, 12. La prima giornata della rievocazione storica dedicata alle Assise del 1140 è rovinata dalla pioggia. Al mattino sfilano gli sbandieratori, ma poi saltano le esibizioni militari previste per il pomeriggio, il concerto con musica del XII secolo in cattedrale, rinviato alla domenica, e la rappresentazione della battaglia del Garigliano del 1139, vinta dai normanni di Ruggero II contro i pontifici di Innocenzo II e le forze degli esuli Riccardo di Rupecanina e Roberto di Capua. Avrebbe dovuto essere l'evento "normanno" dell'anno in Italia. Nonostante la pioggia salgo al Castello, ben conservato, e poi scendo al Campo, per osservare la catapulta e la torretta medievale fatte venire da Lucera, le tende normanne, e scambio due parole con alcuni dei combattenti normanni venuti dall'Inghilterra.
Domenica, 13. Al mattino, a quota 820 metri di Ariano, non piove più. Alle 11, al Campo, i normanni che da alcuni giorni si allenavano, hanno la loro occasione. Sono i Regia Anglorum dalla Gran Bretagna (inglesi, gallesi e scozzesi) e i Normanni del Sole (Normans of the Sun) da Napoli, a loro si uniscono altri guerrieri da Malta e la Compagnia de Peon dal Veneto. Sono bambini, giovani, adulti, con abiti e armamenti rigorosamente realizzati a mano sulla base degli originali del XII secolo. I normanni si organizzano per l'esibizione.
Nel pomeriggio i figuranti si portano in piazza del Plebiscito. Dalla Cattedrale al Castello, fino al Campo per la rappresentazione scenica dell'assemblea generale del 1140. L'assemblea, in realtà, si tenne a Silva Marca presso Ariano, ma è lo stesso. Osservo i costumi mentre il cielo promette pioggia. Come storico dovrei essere sempre super partes ma non posso non riconoscere in chi si accinge a rappresentare i baroni, le figure di Malgerio Postella, Novellone di Buscione, ed altri personaggi insignificanti per la storia d'Italia, ma traditori della causa di Rainulfo di Alife. Resto un pò, poi vado via. In definitiva, manifestazione riuscita nella seconda giornata, interesse nei giovani e meno giovani, e la gente del posto si è dimostrata ospitale e gentile. |